Turismo, motore dell´economia italiana
Occupazione al 13% nel 2024, si punta al 16%
Secondo ENIT e WTTC, il comparto turistico coinvolge oltre 3 milioni di occupati. Giubileo e Olimpiadi spingeranno ancora la crescita

Nel 2024 il turismo ha confermato il suo ruolo di settore trainante per l’economia italiana, contribuendo al 13% dell’occupazione nazionale. Secondo le stime di ENIT, questa percentuale è destinata a salire fino al 16% entro il 2034, complice anche l’effetto di grandi eventi come il Giubileo e le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina.
“Un percorso favorito dalle misure e dagli investimenti introdotti dal Ministero del Turismo: dalla storica e attesissima riforma delle guide turistiche alla detassazione delle mance e del lavoro notturno e straordinario, passando per i bandi per progetti di formazione professionale altamente qualificante e di alta formazione, per un’industria sempre più appetibile e, al contempo, specializzata e competitiva” commenta il ministro del Turismo, Daniela Santanchè.
Un contributo importante è arrivato dalle misure promosse dal Ministero del Turismo, come la riforma delle guide turistiche, la detassazione di mance e lavoro straordinario, e i progetti di alta formazione. Grazie a queste iniziative, si è già realizzato l’80% del programma elettorale dedicato al settore.
Il turismo, insieme al commercio, rappresenta una delle filiere con maggiore crescita occupazionale. La carenza di personale, che nel 2022 toccava le 350 mila unità, è stata ridotta a 260 mila. Secondo Unioncamere, nel prossimo quinquennio il settore potrà esprimere un fabbisogno tra 551 mila e 683 mila nuovi addetti, pari al 18% della domanda complessiva.
Nonostante l’instabilità internazionale e il rallentamento della domanda interna, le prospettive restano positive. I dati ISTAT mostrano che nel 2024 il numero di addetti diretti e indiretti legati al turismo ha superato i 2 milioni, con un incremento del 2% rispetto al 2023. Le presenze turistiche hanno superato quota 458 milioni, mentre il totale degli occupati, considerando anche gli effetti indotti, ha superato i 3 milioni. L’anno in corso è iniziato con ulteriori segnali di crescita, grazie anche agli investimenti del PNRR e al contributo fondamentale di migliaia di operatori del settore.
PP
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