27 gennaio 2024

Mal di gola:
infezione virale
o batterica?
Come riconoscerla
e curarla




Mal di gola:<br>infezione virale<br> o batterica?<br>Come riconoscerla<br>e curarla

Durante la stagione invernale è frequente che sia adulti sia bambini si trovino a combattere contro il mal di gola, una condizione infiammatoria del cavo orale, spesso infettiva, 
ampiamente diffusa tra la popolazione.  L'origine del mal di gola può essere di varia natura. La forma più diffusa deriva dalle infezioni virali, come il comune virus del raffreddore (rhinovirus), 
ed è accompagnata da altri sintomi quali starnuti, febbre, occhi arrossati, naso chiuso e tosse. In altri casi, il mal di gola può essere di origine batterica, che in genere include sintomi più gravi. Infine, bisogna ricordare che la sintomatologia del mal di gola può essere talvolta ricondotta a patologie di diversa natura causate, ad esempio, dal fumo di sigaretta, dall'inalazione di agenti irritanti, dalla malattia da reflusso, che interessano strutture come faringe, laringe, tonsille e trachea. 

Riconoscere e interpretare i sintomi è utile per ricorrere alla corretta terapia e sapere quando, in casi più gravi, sia necessario consultare il proprio medico. 

"Malessere e febbre non sono gli unici sintomi che si accompagnano al mal di gola in caso di infezioni delle alte vie respiratorie. Starnutazione, congestione nasale, riduzione dell'olfatto e del gusto sono spesso sintomi transitori associati a un'infezione virale, e solitamente si attenuano in pochi giorni" - spiega Paolo Petrone, Dirigente medico Otorinolaringoiatra - Ospedale CTO, Bari - "Molto più complessa è, invece, la situazione di chi viene colpito da un'infezione batterica di naso o gola. Possono verificarsi febbre, spossatezza generale, tosse grassa ed espettorato catarrale (di colore giallo o verde), placche sulle tonsille e difficoltà a deglutire cibi solidi e liquidi. La voce può alterarsi fino a scomparire e, nei casi gravi, la respirazione può essere compromessa. Queste sono tutte condizioni importanti che richiedono l'intervento del proprio medico per intraprendere una terapia farmacologica (con antibiotici, cortisonici, antinfiammatori), che non deve essere mai eseguita autonomamente.  L'utilizzo improprio degli antibiotici e dei cortisonici in presenza di sintomi da raffreddamento di origine virale, infatti, può favorire l'espansione dell'infezione e lo sviluppo di resistenze verso la molecola antibiotica, rendendola poi inefficace in caso di sovrainfezioni batteriche. Oltre a comportare effetti collaterali come shock anafilattico, rash cutanei, fotosensibilizzazione, etc. Per questo motivo, è fondamentale consultare il medico quando i sintomi peggiorano anziché intraprendere decisioni terapeutiche autonomamente".

Per proteggere l'organismo dai mal di gola più intensi, è consigliabile mettere in atto alcune precauzioni e buone abitudini quotidiane durante tutta la durata dell'inverno. 

"La pandemia da COVID-19 che abbiamo vissuto in passato ci ha insegnato molto su come prevenire la diffusione delle infezioni delle alte vie respiratorie. Lavarsi le mani con acqua 
e sapone, mantenere il distanziamento sociale ed evitare contatti ravvicinati con persone che potrebbero essere infette e far areare spesso gli ambienti in cui ci troviamo. 
Queste sono regole di base tanto semplici quanto estremamente efficaci e dovrebbero essere sempre seguite, soprattutto nel periodo invernale, quando le infezioni delle alte vie 
respiratorie si diffondono. Se poi, nonostante tutte le precauzioni, si viene colpiti dal mal di gola stagionale, può risultare utile affiancare alcuni rimedi naturali e casalinghi ai prodotti farmaceutici mirati. Tra questi, succo di limone, tisane bollenti, latte caldo e miele, che, per quanto banali, hanno un razionale scientifico e aiutano a lenire 
il dolore"
- conclude  Petrone.
Pamer


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a cura di Cristina Olmi

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