Con Meloni a Palermo pioggia di finanziamenti sulla Sicilia VIDEO
I fondi serviranno, tra l’altro, a lavori negli aeroporti, alla costruzione del nuovo ospedale di Gela e di due termovalorizzatori, oltre che per strutture scolastiche e sportive distribuite sul territorio regionale e alcuni dissalatori
Patrizia Paesano

Il Teatro Massino ha ospitato la cerimonia della sottoscrizione dell’Accordo per il Fondo di sviluppo e coesione (Fsc) 2021-2027 tra Governo e Regione Siciliana. Le firme del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e di Renato Schifani, presidente della regione siciliana, hanno portato nelle casse siciliane circa 6862 milioni di euro, al netto di 1,3 miliardi destinati alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, distribuiti su 580 interventi.
Tra i principali, oltre 1 miliardo di fondi andranno a favore della mobilità regionale, distribuiti tra aeroporti (83 milioni per 18 interventi sugli aeroporti di Misiliscemi, Comiso, Catania, Cinisi), ferrovie (132 milioni per Metropolitana di Catania e la nuova fermata ferroviaria di Carini), strade e mobilità urbana (655 milioni relativi a interventi per la manutenzione stradale e realizzazione di nuove infrastrutture viarie) e porti e demani (100 milioni destinati a 5 interventi relativi ad infrastrutture portuali).
Più di 650 milioni andranno ad investimenti in edilizia sanitaria (271 milioni andranno al nuovo ospedale di Gela, per l’acquisto di nuove attrezzature per l’ISMETT e oltre 70 saranno dedicati al potenziamento della rete sanitaria esistente), scolastica (80 milioni per 30 interventi di manutenzione e ampliamento di strutture esistenti), sportiva (120 milioni serviranno alla realizzazione di nuovi impianti sportivi e alla manutenzione di quelli esistenti), e cultura (183 milioni, di cui 91 saranno impiegati per la ristrutturazione di edifici storici e culturali, mentre 77 serviranno per interventi di recupero di siti rilevanti).
Di circa 2, 5 miliardi saranno gli investimenti per la transizione ecologica ed energetica: dissesto idrogeologico (650 milioni serviranno per 142 interventi per opere di consolidamento, difesa e protezione del suolo finalizzate alla prevenzione e gestione dei rischi), depurazione (354 milioni saranno utilizzati per 31 interventi per la realizzazione di impianti di depurazione e reti fognarie finalizzati alla gestione e al trattamento delle acque reflue, impianti di rifiuti (964 milioni, di cui 800 serviranno a realizzare 2 termovalorizzatori, 36 per 3 discariche e 128 milioni per 4 impianti per trattamento rifiuti), dighe e infrastrutture idriche (dei 527 milioni previsti, oltre 130 serviranno a 7 interventi relativi a dighe e 100 a 12 interventi per le reti idriche del territorio).
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