6 luglio 2025

Aeroporti d´oro e utili record, ma si vende lo stesso
Perché privatizzare Palermo e Catania?


Cosa si nasconde dietro la privatizzazione degli aeroporti di Palermo e Catania? Perché tanta fretta di dare ai privati due società in attivo?



Aeroporti d´oro e utili record, ma si vende lo stesso <br>Perché privatizzare Palermo e Catania?

Giulio Ambrosetti

Provate a immaginare due società per azioni controllate dalla mano pubblica che macinano utili su utili in favore della collettività. Ognuna di queste due società fa capo a un’amministrazione pubblica. Quindi, due amministrazioni pubbliche titolari di due società per azioni in attivo. A un certo punto, ognuna di queste due amministrazioni pubbliche decide di vendere ai privati. Perché? Perché le ottuse regole del sistema ultra-liberista e globalista che il presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, sta smontando pezzo per pezzo impongono di cedere ai privati le aziende pubbliche in attivo (quella in passivo i Comuni, le Regioni e lo Stato italiano le possono tenere: che è quello che avviene in Italia). Nell’Unione europea dell’euro ultra-liberista e globalista queste leggi per alcuni si applicano (Italia), per altri si interpretano (Germania e Francia). I più importanti asset dell’Italia sono stati fatti a pezzi e venduti, a cominciare dall’IRI, a soggetti esteri. Ma quando l’Italia ha provato ad acquisire i cantieri navali francesi è stata bloccata. I tedeschi, qualche mese fa, si sono presi l’ex Alitalia ribattezzata ITA, ma quando una banca italiana (o quasi), UniCredit, ha provato a prendersi la banca tedesca Commerzbank, è successo un casino: proprio in questi giorni il Cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ha detto che Commerzbank resterà tedesca. Nell’Unione europea globalista le ‘privatizzazioni’ vanno bene se sono convenienti ai francesi e ai tedeschi, altrimenti non se ne fa niente. Punto. 

Ebbene, è in quest’atmosfera che somiglia un po’ ai “Guai ai vinti!” di Brenno, i soggetti pubblici siciliani, che sono gli azionisti della Gesap e della Sac, dovrebbero vendere ai privati. Stiamo parlando dei due più grandi aeroporti siciliani: l’aeroporto di Palermo Falcone-Borsellino gestito dalla Gesap e l’aeroporto di Catania Fontanarossa-Vincenzo Bellini gestito dalla Sac (per completezza la Sac gestisce anche l’aeroporto di Comiso al quale, è il caso di dirlo, non è mai stato concesso di ‘decollare’…).

Illustriamo le composizioni azionarie di queste due società. Gli azionisti della Gesap sono: 41,4% – Città metropolitana di Palermo,  31,5% – Comune di Palermo,  22,8% – Camera di commercio di Palermo,  2,9% – Comune di Cinisi,  1,4% – Altri soci minori.

Gli azionisti della Sac sono: Camera di Commercio del Sud Est Sicilia come azionista di maggioranza con il 60,7%, Città metropolitana di Catania 12,3%,  IRSAP  12,13%, Libero Consorzio di Siracusa (ex Provincia di Siracusa) 12,13%, Comune di Catania poco più del 2%. 

Per ciò che riguarda la Gesap, poiché il Sindaco di Palermo è anche il Sindaco della Città Metropolitana di Palermo (l’ex Provincia di Palermo alla quale il Parlamento siciliano ha cambiato solo il nome), il primo cittadino del capoluogo della Sicilia rappresenta il maggiore azionista della Gesap con quasi il 73% delle azioni. Mentre per la Sac il maggiore azionista è la Camera di Commercio del Sud Est Sicilia.

Passiamo adesso ad esaminare lo stato economico di queste due società. Nel 2023 la Gesap ha registrato un utile netto di 12 milioni di euro con un incremento significativo rispetto agli anni precedenti. Nel 2024 la società che gestisce l’aeroporto di Palermo ha registrato un utile netto di 13,6 milioni di euro, in crescita dell'11,56% rispetto all'anno precedente; tale risultato rappresenta il miglior utile netto nella storia di questa società. Andiamo alla Sac. Nel 2023, la Società Aeroporto Catania (SAC) che, lo ricordiamo, per ignoti motivi gestisce anche l’aeroporto di Comiso, ha chiuso il bilancio con un utile netto di 3.309.303 euro. Nel 2024 la Sac ha registrato un utile netto 12,8 milioni di euro, con una crescita del 287% rispetto all’anno precedente

Ora, com’è possibile che due società che producono utili per la collettività debbano essere cedute ai privati? Il tentativo di privatizzare queste due società aeroportuali va avanti da oltre un decennio. Da quando Trump ha messo piede alla Casa Bianca, guarda un po’ che combinazione, i ‘privatizzatori’ degli aeroporti di Palermo e di Catania hanno ‘smosso il culo’. Ed è anche logico: sanno che, entro la fine di quest’anno, la globalizzazione diventerà l’equivalente della carta igienica, perché l’amministrazione USA la sconquasserà. Quindi bisogna vendere subito per fare quello che sarà possibile fare. Dicendo, naturalmente, che la privatizzazione “migliorerà i servizi”, che tutto verrà fatto “nell’interesse dei cittadini” e bla bla bla. Ma la logica economica non si può gettare dalla finestra: una società o un servizio si privatizza quando è in perdita, non quando macina utili a tempesta in favore della collettività. Ma veramente i politici della nostra Isola ci debbono prendere per stupidi?  

Ricordiamo una dichiarazione grintosa dello scorso anno di Gianluca Colombino, segretario generale di Legea Cisal, sindacato più rappresentativo nello scalo di Punta Raisi. Colombino definisce la vendita della Gesap “fuori da ogni logica, dal momento che Gesap, quasi totalmente pubblica, macina utili e record di passeggeri e sta, con ammirevole sforzo, provando a tornare ai livelli pre pandemici… Gesap è un patrimonio dei cittadini e vendere in questo momento sarebbe un errore imperdonabile; per reperire capitali si pensi semmai a una quotazione in Borsa che eviterebbe di svendere la società e consentirebbe di mantenere il controllo pubblico, tutelando i lavoratori e i cittadini”. 

Per concludere, visto che di mezzo ci sono due società pubbliche, bisognerà calcolare bene il valore delle medesime società, tenendo conto che oggi gli aeroporti sono una necessità e che il trend è in crescita. Ciò significa che, oltre alle ‘dotte’ motivazioni ultra-liberiste e globaliste, ci vorrà una due diligence, ovvero un’attività di investigazione e di approfondimento di dati delle due società e delle potenzialità delle stesse società, considerato, ribadiamo, che il settore aeroportuale è in crescita. Siamo certi che il Sindaco di Palermo, Roberto Lagalla - che oggi fa parte di un nuovo soggetto politico con l’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e con l’ex Forza Italia, Gianfranco Miccichè - consegnerà al Consiglio comunale di Palermo, ai consiglieri della Città Metropolitana di Palermo e a tutti i cittadini di Palermo e provincia i risultati della due diligence sulla Gesap. Ci rifiutiamo di pensare che la società venga messa in vendita senza questo passaggio, perché le conseguenze politiche (e non soltanto politiche) potrebbero essere un po’ tempestose. Idem per la Sac.


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