Ponte sullo Stretto, dal CIPESS l´ok definitivo
La procedura degli espropri
Per il governo si tratta di un’opera di impatto economico positivo per imprese e territori, che non risentiranno degli espropri
Con l’approvazione definitiva del progetto del Ponte sullo Stretto da parte del CIPESS, la storia lunga decenni di quest'opera entra in una fase nuova. L’infrastruttura, dal valore di 13,5 miliardi di euro, mira a potenziare i flussi commerciali, le connessioni intermodali e la competitività logistica dell’intera area euro-mediterranea. Il ponte, che unirà le città di Messina e Villa San Giovanni, è inserito nel corridoio ferroviario TEN-T Scandinavo-Mediterraneo e ha già ottenuto fondi europei tramite il programma Connecting Europe Facility for Transport.
Le previsioni economiche parlano di un Valore Attuale Netto Economico (VANE) pari a 3,9 miliardi di euro, con significativi effetti moltiplicatori su occupazione, attrattività turistica, logistica e competitività delle imprese locali e sarà anche una leva per attrarre investimenti, facendo del Mezzogiorno una piattaforma logistica tra Africa, Medio Oriente e Nord Europa.
Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini è ottimista: “Ora ci vorrà la bollinatura della Corte dei Conti, ma tra settembre e ottobre conto di partire con i cantieri, lavori ed espropri. Gli espropriati avranno un surplus rispetto a quelli dell'alta velocità in altri territori".
LA PROCEDURA DI ESPROPRIO: DIRITTI, TUTELE E TAPPE
Contestualmente all'approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto da parte del CIPESS, è arrivata la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera. Un atto fondamentale che apre ufficialmente la strada alla fase espropriativa, necessaria per l’avvio dei cantieri.
Avvio graduale e comunicazioni personalizzate
La procedura di esproprio sarà avviata in modo graduale, seguendo le tempistiche di apertura dei cantieri. Ogni soggetto coinvolto riceverà una comunicazione ufficiale con le modalità previste dalla legge: tramite PEC o “Cassetto virtuale” (piattaforma digitale dedicata), oppure via raccomandata con ricevuta di ritorno.
Questa fase è volta a raccogliere osservazioni, documentazione e informazioni utili alla determinazione dell’indennità.
Procedura bonaria favorita
La società Stretto di Messina S.p.A. ha annunciato che sarà privilegiata la soluzione bonaria, nel rispetto della normativa vigente. L’obiettivo è evitare il contenzioso, valorizzando il dialogo con gli espropriandi e garantendo indennizzi equi. Sono previste anche iniziative dedicate all’adesione volontaria.
Scelte per la determinazione dell’indennità
Chi non accetta la proposta della società, ha comunque diritto a scegliere altre due vie per la definizione dell’indennità: via amministrativa (con perizia tecnica affidata a una terna di esperti, nominati rispettivamente dall’espropriando, dall’espropriante e dal Presidente del Tribunale del territorio) e via giudiziale, ricorrendo cioe' alla Corte d’Appello competente.
PP
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