Parte il recupero della ´´Bosco-San Cataldo´´ nel Nisseno
Un progetto da dieci milioni di euro
La Regione avvia la riconversione del sito minerario "Bosco-San Cataldo", in provincia di Caltanissetta, a quasi 30 anni dalla sua dismissione.
La società G.M.R.I. Srl avrà in concessione l'area per un periodo non inferiore a vent'anni e grazie all'approvazione di un progetto di finanza investirà 10 milioni di euro per valorizzare l’ammasso salino prodotto per decenni nel corso dell'attività del sito minerario, riconvertendolo, ad esempio, in prodotto da utilizzare contro il gelo nelle strade. L'iter autorizzativo è stato seguito dall'assessorato dell'Energia.
Sul fronte ambientale, il progetto prevede la sistemazione idrogeologica dell’area, la realizzazione di un campo fotovoltaico e la piantumazione di essenze arboree resistenti ai terreni salini. Per le casse della Regione è previsto un incremento del gettito fiscale e il versamento del canone di produzione mineraria.
Nel 2021 la società G.M.R.I. Srl aveva presentato al dipartimento dell’Energia il progetto di fattibilità, con la richiesta di ottenere la concessione allo sfruttamento dell’ammasso salino presente nel sito minerario "Bosco-San Cataldo". Completato l’iter, è stata pubblicata una gara a evidenza pubblica per l’affidamento della concessione, infine, e la G.M.R.I. Srl, in qualità di promotrice, ha goduto del diritto di prelazione, come previsto dalla normativa. A giugno, il progetto è stato inserito nel piano triennale delle opere di interesse regionale e la scorsa settimana è stata avviata la verifica ambientale, propedeutica all’approvazione in concessione dell’area. Concluso l'iter burocratico, potrà partire adesso la riconversione e riqualificazione del sito minerario.
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