Crolla in tutto il mondo la produzione di agrumi
L´ Italia a -12,32%
Non sono rosee le previsioni annuali sulla produzione degli agrumi dell’emisfero settentrionale per la prossima stagione agrumicola (2024-25).
Lo studio, a cura dell’Organizzazione Mondiale degli Agrumi (OMD), si basa sui dati di Egitto, Grecia, Israele, Italia, Marocco, Spagna, Tunisia, Turchia, Stati Uniti e, per la prima volta, Portogallo, attraverso i dati provenienti dalle associazioni di settore delle regioni mediterranee e degli Stati Uniti.
La produzione di agrumi è stimata in 27.297.216 tonnellate, con una diminuzione dell’8,73% rispetto alla stagione precedente, e del 5,88% alla media delle ultime quattro stagioni.
Se si considerano le cifre specifiche per paese dei maggiori produttori dell’UE, la produzione di agrumi della Spagna, pari a 6,18 MT (milioni di tonnellate) è diminuita del 3,30% rispetto alle stagioni precedenti, guidata dal calo del 21,01% dei limoni rispetto alla stagione record dello scorso anno. I drammatici eventi meteorologici che hanno colpito la Spagna non dovrebbero avere un impatto significativo sull’offerta complessiva, che nel resta in linea con le previsioni. L’Italia è in calo del 12,32% a 2,77 MT, con una diminuzione del 17,51% delle arance, mentre la Grecia rimane stabile a 1,09 MT. Per quanto riguarda gli altri Paesi del Mediterraneo, la Turchia è destinata a diminuire la sua produzione del 17,57% con 4,95 MT, dopo le cifre record della scorsa stagione. L’Egitto, con 4,35 MT, è in calo del 19,55% rispetto al 2023/2024. La produzione del Marocco, invece, dovrebbe crescere a 2,14 MT (+11,97%). Anche la produzione di Israele è stimata in ripresa a 0,56 MT (+18,50%). Il Portogallo, che ha contribuito per la prima volta alle previsioni stima un calo del 3,37% nella prossima stagione (0,38 MT in totale). Negli Stati Uniti si prevede che la produzione si ridurrà a 4,55 MT (-4,28%), continuando a diminuire rispetto alla media delle stagioni precedenti (-11,52%).
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