Bio, familiare e legata alle tradizioni
l´agricoltura siciliana secondo ISTAT
Nel report L’agricoltura nelle regioni italiane l’Istat diffonde 21 Story Map (una per ciascuna regione e Provincia autonoma), in cui si descrivono i profili territoriali dell’agricoltura italiana, sotto l’aspetto della localizzazione (superfici, coltivazione e allevamenti) e della presenza delle aziende
Patrizia Paesano
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La Sicilia si distingue nel panorama agricolo nazionale, con una Superficie Agricola Totale (SAT) che copre il 57,8% del suo territorio, rendendola la seconda regione italiana dopo la Puglia. Con quasi 1,5 milioni di ettari di SAT e circa 1,35 milioni di ettari di Superficie Agricola Utilizzata (SAU), la regione è leader indiscussa in estensione.
I dati sono presenti nel report L’agricoltura nelle regioni italiane, in cui l’Istat diffonde 21 Story Map (una per ciascuna regione e Provincia autonoma), in cui si rappresentano i principali dati del Censimento Generale dell’Agricoltura 2020 dei profili territoriali dell’agricoltura italiana, sotto l’aspetto della localizzazione (superfici, coltivazione e allevamenti) e della presenza delle aziende.
In Sicilia, la distribuzione della SAU rivela che il 51,5% è destinato a seminativi, mentre il 24,6% è riservato a legnose agrarie, con predominanza di olivo, vite e agrumi, coltivazioni che rappresentano un patrimonio culturale ed economico per la Sicilia.
Nel comparto zootecnico, gli ovini e i caprini sono le specie più allevate, contribuendo rispettivamente all'11,7% e al 10,5% del totale nazionale.
Le aziende agricole siciliane superano le 143.000, pari al 12,7% delle aziende italiane.
Un dato rilevante è la presenza femminile nel settore: il 34,2% dei capi azienda è composto da donne, superando la media nazionale del 31,4%. Anche i giovani imprenditori, con meno di 40 anni, rappresentano il 9,5% delle aziende, mantenendo la media nazionale.
La manodopera familiare costituisce il 50% del personale, mentre quella straniera è solo l'11,5%, inferiore alla media nazionale del 15,5%. Ragusa e Siracusa si distinguono per il numero medio di addetti, rispettivamente 4,2 e 4,1, posizionandosi tra le prime province italiane.
Infine, il 7,4% delle aziende agricole siciliane adotta metodi biologici, un dato superiore alla media nazionale del 6,7%. Le province di Enna, Messina e Siracusa mostrano una maggiore incidenza di superficie agricola, con circa il 30% della SAU, confermando la vitalità del settore in Sicilia.
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