Davanti ad un caffè con Giusy La Piana
Patrizia Mercadante
Eclettica, curiosa, studiosa e riservata, Giusy La Piana è una scrittrice siciliana, ma anche giornalista che per Repubblica segue da anni le cronache di spettacolo e in particolare la musica.Terminati gli studi liceali ha conseguito il diploma di Autrice presso il CET di Mogol e contestualmente ha intrapreso la carriera giornalistica. Dopo la laurea magistrale in Scienze della Comunicazione si è specializzata in Scienze Criminologico-forensi, Psicologia investigativa, giudiziaria e penitenziaria, Counseling e Coaching Skills. Ha condotto ricerche in pragmatica della comunicazione e su cultura, scrittura e strategie di comunicazione delle organizzazioni criminali. Tiene corsi, training individuali e seminari sulla comunicazione interpersonale e professionale. Tra i suoi libri: Strategie di comunicazione mafiosa (SBC 2010), Fare del male non mi piace. La carriera criminale di Bernardo Provenzano (Castelvecchi 2016) e Se menti ti scopro (Ultra 2018).
A fine settembre ha presentato il suo ultimo libro ASSERTIVAMENTE – Strategie di comunicazione Interpersonale (Ultra Edizioni).
1.Se non fossi chi sei, chi vorresti essere?
Da bambina sognavo di essere Diana Prince, ovvero Wonder Woman. Adesso, in una realtà parallela, mi andrebbe bene anche essere Jessica Fletcher.
2.Qual è il tuo punto di forza?
L'onestà e i valori che la mia famiglia mi ha trasmesso.
3.Quale il tuo punto di debolezza?
Sono molto riservata e ciò inizialmente può rappresentare una difficoltà in un ambiente nuovo.
4.Il successo di cui vai più fiero
Aver aiutato tante persone a rialzarsi e a focalizzarsi sulla propria realizzazione grazie alle strategie di comunicazione interpersonale e professionale. E aver scritto "Assertivamente", il mio nuovo e quinto libro. È un manuale per allenarsi a dare voce alla propria autenticità, a superare momenti di crisi e conflitti relazionali, ricorrendo ad una modalità di comunicazione interpersonale costruttiva, proattiva ed incentrata sull'assertività.
5.La tua sfida più grande
Aver recuperato la salute dopo un intervento molto invasivo preceduto da un lungo periodo di enorme sofferenza fisica.
6.Il rimpianto più grande
Oggi so apprezzare pienamente il momento presente e tutte le piccole e grandi benedizioni che fanno parte della mia vita. Da giovane ero così proiettata verso il futuro da non trovare il tempo per divertirmi. Già a diciotto anni lavoravo e studiavo contemporaneamente. Se potessi tornare indietro, probabilmente darei più spazio al divertimento.
7.Le categorie di persone più simpatiche e più antipatiche
Non amo pensare alle persone suddividendole per categorie. Siamo tutti perfettamente imperfetti e in qualche modo connessi l'uno all'altro. Trovo però sgradevole e profondamente immaturo, nonché poco rispettoso nei confronti della mia intelligenza, l'atteggiamento di chi mente sul proprio stato di salute pur di non mantenere un impegno preso.
8.Come ti prendi cura di te stesso, in generale e nella professione?
Amo il mio lavoro e di conseguenza ogni esperienza capace di nutrire la mia mente e la mia anima finisce con l'agevolarlo. Sul fronte professionale mi tengo sempre aggiornata, studio molto, approfondisco le tematiche di mio interesse e leggo tantissimo. Sul fronte personale faccio molta attenzione alla mia qualità di pensiero, pratico meditazione, cammino molto, corro insieme al mio cane e mi alleno quasi tutti i giorni con il metodo di Jill Cooper.
9.Fiducia, la concedi facilmente, come ti comporti se viene tradita?
Se guardiamo il mondo con sfiducia, attraiamo verso di noi persone pronte a confermare le nostre peggiori aspettative. Quindi, nonostante le tante batoste prese da giovane, scelgo di continuare ad essere fiduciosa nella bontà d'animo della maggioranza delle persone che mi circonda. Perdonare qualcuno che ha tradito la mia fiducia non significa accoglierlo nuovamente o necessariamente nella mia vita. Significa scegliere di lasciare andare, di non portare nel presente il fardello del rancore. Fortunatamente oggi, da esperta in comunicazione non verbale e interpersonale, ho un grande vantaggio: riconoscere i segnali di disagio e di menzogna rientra ampiamente nelle mie capacità e competenze.
10. Forzature: servono quando le circostanze sono avverse o possono produrre effetti contrari?
Ho imparato che più importante è ciò che ti appresti a fare, più vicino sei alla meta e più arriveranno situazioni per distoglierti dal raggiungimento del traguardo. Ma non le considero come
circostanze avverse: le vivo come prove per testare quanto sia forte in me l'autentico desiderio di farcela. Spesso dietro un momento di difficoltà si nasconde una preziosa fonte di crescita destinata a noi.
11. Come andavi a scuola?
Ho sempre studiato e non ho mai dato grandi preoccupazioni ai miei. Il meglio di me però l'ho dato nella formazione universitaria e nelle varie specializzazioni dopo la laurea magistrale.
12. Libri: il preferito e l'ultimo che hai letto
Il mio libro preferito è di qualche anno più vecchio di me: "La storia infinita" di Michael Ende. L'ultimo libro che ho letto è Abel di Alessandro Baricco.
13. Quali sono i tuoi interessi, fuori dal lavoro?
Amo visitare mostre, visitare castelli, scoprire borghi, praticare difesa personale e dedicarmi alla mia crescita spirituale.
14. Viaggi: quello indimenticabile, il peggiore, quello che sogni
Quello per me indimenticabile è sicuramente il primo viaggio a Roma insieme ai miei. Avevo 8 anni e un cappello di paglia che gira e rigira volava via e che passavo il tempo a rincorrere. Il
viaggio peggiore risale agli anni Novanta. Ero in nave verso Livorno. Il mare era in tempesta esagerata. E quella nave era piena di gente che vomitava ovunque. Lo ricordo come un incubo ad occhi aperti. Il viaggio dei miei sogni? Attraversare l’Europa in camper.
15. Qual è il regalo che avresti voluto fare o ricevere?
Penso di aver ottenuto, fino a questo momento, tutto quello che ho davvero desiderato. Ciò che non è arrivato evidentemente o non lo desideravo abbastanza o non era ancora destinato a me. Ho in mente, da circa tre anni, un regalo molto importante per i miei familiari. Ma adesso non posso svelarlo.
16. L’amico del cuore
Sono molto fortunata poiché ho amici storici che considero come i fratelli e le sorelle che non ho mai avuto. In ordine cronologico, la mia prima amica del cuore è Teresa: l’ho conosciuta quando lei era nella culla e io avevo due anni.
17.La spesa: la fai personalmente? Dove? Cosa detesti comprare? Cosa compreresti sempre?
Sì, e se dovesse capitare di dover delegare, stilo sempre una lista molto dettagliata. Cerco di fare attenzione al rispetto dell’ambiente, compro frutta e verdura di stagione e a kilometro zero. Uso detersivi ecologici e biodegradabili. Sono grata per tutto quello che ho la possibilità di comprare.Comprerei tonnellate di cioccolato fondente siciliano con scorze d’arancia. Ma lo mangio con parsimonia proprio perché mi piace davvero tanto.
18. Mai pensato di andare via dalla Sicilia?
Con le giuste condizioni professionali la mia valigia è pronta in un lampo. Ho lasciato la Sicilia tante volte per motivi di lavoro. L’ultima volta sono andata via per quasi otto anni. Roma è ormai la mia seconda città.
19. Pensi mai “chi me l’ha fatto fare”?
Sì. E mi dico anche: “Questa volta almeno imparerai la lezione?”
20. Cinque cose che non sapete di me
La mia giornata inizia alla 5.30 del mattino. Non mangio carne e pesce e non bevo latte. Dipingo o disegno quando ho davvero bisogno di ricaricare il mio umore. Adoro cucinare primi e pietanze Veg. Conservo e poi pianto i semi della frutta: ho il mio personale albero di avocado e alberi di melograno e di agrumi.
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