8 maggio 2025
Ti abbiamo selezionato per un lavoro: ma è una truffa. Come difendersi
Foto di Gerd Altmann da Pixabay
Nel panorama sempre più digitalizzato della ricerca del lavoro, le truffe online stanno vivendo una preoccupante impennata. L’ultima modalità, ormai sempre più diffusa, prevede il contatto diretto da parte di falsi recruiter che, tramite email o messaggistica istantanea, invitano i candidati a proseguire una fantomatica selezione su WhatsApp, in genere con una formula del tipo “Abbiamo ricevuto il tuo curriculum, aggiungici su WhatsApp per parlare di lavoro”.
Dietro questa apparente normalità si celano truffatori esperti, pronti a sottrarre dati personali, installare virus e, nei casi peggiori, mettere in atto veri e propri raggiri finanziari.
Il meccanismo è ben rodato. I malintenzionati si presentano con identità aziendali fittizie ma curate nei dettagli, creando profili realistici su piattaforme professionali. Il primo contatto avviene con toni cordiali e rassicuranti, spesso corredato da loghi e riferimenti aziendali plausibili. Da lì, si passa alla richiesta di compilare moduli sospetti, inviare documenti personali o scaricare file infetti.
Come individuare la truffa
Ci sono alcuni segnali che possono aiutare a smascherare queste trappole. Le aziende reali comunicano solitamente tramite canali ufficiali e utilizzano indirizzi email aziendali, non generici o improvvisati. Le offerte che promettono stipendi elevati con sforzi minimi dovrebbero sempre far scattare un campanello d’allarme, così come quelle che chiedono di anticipare pagamenti o fornire coordinate bancarie. Anche l’assenza di informazioni verificabili sull’azienda o sul referente è un indizio importante.
Come difendersi
La prudenza, in questi casi, è il miglior alleato. Prima di fornire qualsiasi dato, è consigliabile cercare conferme incrociate, visitare il sito ufficiale dell’azienda e controllare la presenza reale di posizioni aperte. Attivare antivirus aggiornati e mantenere un atteggiamento critico anche davanti a offerte allettanti è essenziale per non cadere in inganno.
Le vittime non sono solo i candidati
Anche le aziende sono sempre più spesso nel mirino di attacchi sofisticati, in cui i truffatori si spacciano per dirigenti o fornitori per ottenere bonifici o modifiche a dati sensibili. A rendere queste frodi particolarmente insidiose è la conoscenza dettagliata delle dinamiche interne alle imprese, che permette ai criminali di rendere ogni richiesta del tutto plausibile.
In un contesto lavorativo dove il digitale è ormai la regola, riconoscere e prevenire questi rischi è fondamentale. Diffidare, verificare e proteggersi: è questa, oggi, la vera competenza richiesta a chi cerca (o offre) lavoro online.
PP
® Riproduzione riservata
Leggi Anche:
