In Sicilia il PIL cresce, la sanità crolla
Due giorni al pronto soccorso del Garibaldi di Catania tra attese infinite e servizi indecorosi, monitor che non funzionano e un solo medico all’ingresso, il paradosso di un’economia che cresce mentre gli ospedali arretrano
Maurizio Ialuna
Ho vissuto due giorni al pronto soccorso dell'ospedale "Garibaldi" di Catania. Un quadro desolante: all'accettazione solo un medico a far fronte a centinaia e centinaia di utenti, Ufficio relazione con il pubblico inesistente, si aspetta di fare l'accettazione senza "taglia fila", quando basterebbe un semplice numeretto per evitare che tutti si accalchino allo sportello. E ancora: servizi igienici privi di qualsiasi dotazione indispensabile, monitor nuovi, ma non funzionanti, in sala d'attesa, solo tre medici all'interno degli ambulatori, il personale medico e infermieristico professionalmente preparato e disponibile con gli utenti, ma decisamente sottodimensionato e infine la notte è peggiore del giorno.
Caro presidente Schifani, meno sagre e festini, ma più risorse alla Sanità. Nella nostra isola Il PIL sale, ma il servizio sanitario scende di brutto.
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