Rubinetti a secco e rabbia crescente
Trapani porta la crisi idrica in Procura
La Procura indaga per interruzione di pubblico servizio. Intanto il comitato “L’acqua è un diritto di tutti” annuncia un’azione collettiva per mercoledì 7 maggio

Foto di Steve Buissinne da Pixabay
La crisi idrica che da mesi mette in ginocchio la città arriva ufficialmente in Procura. È stata infatti prorogata l’indagine sul cosiddetto “caso Bresciana”, avviata nel 2024 dopo la denuncia di un cittadino per interruzione di pubblico servizio. Il procedimento, a carico di ignoti, è stato confermato dal pubblico ministero e firmato dal giudice per le indagini preliminari Massimo Giuseppe Corleo.
La situazione, però, è tutt’altro che risolta. A un anno di distanza, i rubinetti restano a secco in molte zone di Trapani, e le segnalazioni aumentano. Il comitato spontaneo “L’acqua è un diritto di tutti” ha annunciato una nuova azione concreta: mercoledì 7 maggio, alle ore 18, sarà alla stazione dei carabinieri di via Orlandini per presentare una denuncia collettiva contro l’interruzione di pubblico servizio.
PP
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