Guadagni facili lavorando da casa? No, grazie
Come riconoscere le truffe social e difendersene
Foto di Firmbee da Pixabay
All’inizio sembra facile e allettante: un messaggio privato su un social che usiamo ogni giorno - in genere whatsapp - ci invita a collaborare con aziende che intendono ampliare il proprio raggio d’azione. Il “lavoro”, se così può essere definito, consiste nel condividere un post o un video di YouTube o perfino nel mettere un like.
Il meccanismo è semplice ma efficace: il primo pagamento di pochi euro per guadagnare la fiducia della vittima arriva rapidamente, ma subito dopo i truffatori chiedono di unirsi a un canale Telegram e di effettuare un pagamento di circa 200 – 250 euro per accedere a un presunto lavoro più remunerativo. Una volta ricevuto il denaro, i truffatori scompaiono, bloccando ogni contatto.
Per riconoscere queste truffe, è fondamentale prestare attenzione a segnali come contatti inaspettati da numeri sconosciuti, promesse di guadagni facili, richieste di pagamenti anticipati e messaggi con errori grammaticali. Inoltre, i truffatori tendono a evitare comunicazioni telefoniche dirette.
Per prevenire situazioni simili in futuro, è consigliabile verificare sempre l'affidabilità dell'offerta di lavoro, non condividere informazioni personali o bancarie, evitare pagamenti anticipati e diffidare di offerte che sembrano troppo belle per essere vere.
Se si è vittima di una truffa, è importante interrompere subito ogni comunicazione, proteggere i propri account, segnalare il truffatore alle piattaforme coinvolte e denunciare l'accaduto alle autorità.
Per evitare future truffe, è consigliabile verificare sempre l'affidabilità dell'offerta di lavoro, non condividere informazioni personali o bancarie, non pagare mai per ottenere un lavoro e diffidare di offerte troppo invitanti.
PP
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