10 ottobre 2024

Giornata mondiale della Salute Mentale
Donne e giovani i più colpiti


Un sondaggio Ipsos Global Advisor condotto in 31 Paesi in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale 2024 rivela che la maggior parte delle persone al mondo si sente stressata e che la salute mentale è la preoccupazione principale



Giornata mondiale della Salute Mentale<br> Donne  e giovani i più colpiti

 Lo stress e la salute mentale sono diventati questioni di primaria importanza in tutto il mondo. Tra crisi globali e pressioni quotidiane, sempre più persone ammettono di lottare con il proprio benessere psicologico: sono questi i dati di un sondaggio condotto da Ipsos in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale 2024.

Più di tre persone su cinque (62%) hanno dichiarato di aver provato uno stress tale da interferire con la vita quotidiana. Turchia in testa con il 76% della popolazione sotto pressione, mentre il Giappone, con il 44%, sembra essere meno coinvolto. Questo fenomeno è ormai una costante in molti Paesi, influenzando lavoro, relazioni e salute generale.

Quasi la metà degli intervistati (45%) ritiene che la salute mentale sia la priorità numero uno a livello sanitario. Il Cile guida questa tendenza, con il 69% della popolazione che considera il benessere psicologico come il problema più urgente. Il cancro, storicamente in cima alla lista delle preoccupazioni, si attesta al 38%, mentre lo stress è menzionato dal 31%. Una situazione che sottolinea quanto il mondo stia cambiando direzione in termini di priorità sanitarie.

Le giovani donne della Generazione Z rappresentano il gruppo più colpito. Il 40% di loro ha vissuto periodi prolungati di depressione o disperazione. Ancora più allarmante, il 54% ha sperimentato uno stress così intenso da non riuscire a recarsi al lavoro o a scuola almeno una volta nell'ultimo anno. Questo dato mette in luce un'emergenza silenziosa che necessita di una risposta immediata.

Il 76% degli intervistati riconosce che salute mentale e fisica sono ugualmente importanti. Tuttavia, il 72% ammette di preoccuparsi maggiormente della propria salute fisica, mentre solo il 60% dedica attenzione alla propria salute mentale. Questo squilibrio riflette una società ancora improntata sulla cura del corpo piuttosto che della mente.

Nonostante la crescente attenzione verso la salute mentale, il 41% delle persone ritiene che i sistemi sanitari continuino a privilegiare i problemi fisici. Solo il 13% crede che la salute mentale riceva la giusta attenzione. È evidente che i sistemi sanitari devono adattarsi a una realtà che richiede interventi equamente distribuiti tra corpo e mente. Il cancro è la preocupazione principale per il 38%, degli intervitati, con il punto massimo in Italia (56%).

Il sondaggio Ipsos lancia un monito: il mondo sta affrontando una crisi di salute mentale senza precedenti. Le giovani generazioni, specialmente le donne, sono in prima linea. Lo stress è diventato una presenza costante nelle vite di milioni di persone, e i sistemi sanitari devono trovare nuovi equilibri per affrontare questa sfida. Il benessere psicologico non può più essere messo in secondo piano.


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a cura di Cristina Olmi

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